Secondo le varie Società di Neurologia Pedriatica l’Autismo è:
Un insieme di disturbi con 3 gruppi di manifestazioni:
1.- Disturbo del rapporto sociale.
2.- Disturbo della comunicazione, incluso la comprensione, il linguaggio e la capacità di espressione.
3.- Mancanza di flessibilità mentale che condiziona un aspetto ristretto di condotta ed una limitazione nelle attività che richiedono un certo livello di immaginazione.
Nella realtà non è tutto cosi chiaro come sembrerebbe. Nessuna di queste affermazioni può essere provata. Si possono osservare le caratteristiche più comuni e ripetute nei bambini.
Il PB si basa invece, in dati obiettivi, di tipo biochimico ottenuti dai capelli, urina, sangue, feci, che testimoniano la presenza di una modificazione biochimica, o di una alterazione immunolo-gica o un disturbo enzimatico.
Il PB è continuamente sotto osservazione per avere la maggior efficacia nel più breve tempo possibile.
Uno degli studi più importanti è stato fatto nel 2004, riscontrando in una biopsia intestinale, una grande alterazione immunologica nella membrana basale ed anche degli enterociti (cellule della parete intestinale).
Questa alterazione è conosciuta come Enterite Autistica ed è la rappresentazione anatomica dei cambiamenti biochimici che presentano i pazienti.
Altro studio che rivela la distruzione del neurone sotto l’effeto di minime quantità di mercurio, è stata pubblicata dall’Università di Calgary (Canada) nel 1997. (http://autismo-tdh-tgd.blogspot.com/).
Nello studio publicato nel 2008 (Toxicological & Environmental Chemistry, Volume 90, Issue 5 September 2008 , pag. 997 – 1008). Si è riusciti a provare su un gruppo di 1.824 bambini l’effetto di 3 dosi di vaccino dell’epatite B che avevano come eccipiente il mercurio. Il risultato ha rivelato che 9 bambini su uno avevano avuto bisogno di terapie di rinforzo per l’incapacità mentale che presentavano.
Il 3 aprile 2009, un gruppo di scienziati pubblicarono sul Pediatrics, la rivista pediatrica più prestigiosa e che si avvale di una commissione scientifica di fama internazionale, la seguente rilevazione:
“Scienziati del Collegio di Medicina Albert Einstein dell’Università Yeshiva (USA) hanno proposto una teoria radicalmente nuova sull’Autismo, questa suggerisce che il cervello delle persone affette da questa dolenza, è strutturalmente normale anche se sregolato, ciò significa che i sintomi di questa condizione possono essere reversibili”.
Il Protocollo Biologico si è sviluppato precisamente per poter favorire questa reversibilità, basata sulla scoperta fatta dal Dott Christopher Walsh capo della unità di genetica del Children’s Hospital di Boston e collaboratori (10 Luglio 2008) di 6 paia di geni localizzati in un’ area precisa del cervello e che sono “spenti” ma che con opportune terapie si possono “riaccendere”.
Se a questo si aggiunge che la Biologia Biomolecolare, su cui si basa il Protocollo Biologico, favorisce l’attività della alimentazione sulla espressione genica, possiamo ben capire che abbiamo nelle nostre mani la possibilità di riattivare funzioni geniche sconnesse.